Acquari: falsità e verità

Le false notizie che si raccontano sugli acquari …E le verità

Quante volte è capitato di sentire persone che sembrano terrorizzate dall’avere un acquario perché il cugino dell’amica del fidanzato del migliore amico della zia del fratello della sorella di un loro carissimo amico e del quale c’è assolutamente da fidarsi… ha detto che l’acquario costa, è difficile da mantenere, i pesci muoiono sempre ed è un salasso continuo. Per non parlare poi dell’odore che emana e delle orrende infezioni che i pesci o le tartarughe acquatiche possono trasmettere, cose che a confronto le armi chimiche e biologiche di distruzione di massa sono ridicole.

Bene, è giunta l’ora di smontare ad una ad una le principali dicerie su questo hobby, al fine di non negare a sé o ai propri figli l’esperienza istruttiva e rilassante che un acquario può rappresentare se condotto in modo adeguato, un modo che è tutt’altro che difficile da imparare. Dopodiché scopriremo invece alcune interessanti verità sul nostro meraviglioso mondo acquatico casalingo.

N°1 per acquistare un acquario si spende una fortuna

FALSO
Oggi nei negozi specializzati un piccolo acquario completo di accessori (luce, filtro e riscaldatore) supera di rado i 100,00 Euro e ancora meno costano vaschette di plastica o bocce per pesci rossi. E’ meglio optare tuttavia per un piccolo acquario, perché se è vero che le bocce costano meno, un acquario richiede meno lavoro di manutenzione (non si deve cambiare l’acqua tutti i giorni, ad es.) e i pesci stanno molto meglio.

N°2 ci vuole un rubinetto vicino all’acquario

FALSO
Una volta riempito la prima volta, l’acquario funziona riciclando l’acqua al suo interno. Bisogna soltanto aggiungere di tanto in tanto un po’ d’acqua per rimpiazzare quella evaporata, cosa che si può fare tranquillamente con una brocca, un innaffiatoio, una vecchia bottiglia e pura e semplice acqua di rubinetto.

N°3 bisogna riempire l’acquario con acqua osmotica e trafficare per I ricambi mensili con taniche pesantissime

FALSO
L’acqua del rubinetto può essere utilizzata sia per riempire l’acquario sia per i rabbocchi ed i cambi parziali, a patto di aggiungere un valido prodotto biocondizionatore. Non so quelli degli altri negozi, ma i nostri pesci sono tutti acclimatati all’acqua di Milano, con tutto il suo “bel carico di calcare”, proprio per evitare noie ai clienti. Questo naturalmente vale per la maggior parte delle specie da acquario di comunità d’acqua dolce: resta inteso che per allevare specie delicate come i Discus o per tentare la riproduzione di pesci d’acqua molto tenera la situazione è diversa, ma si tratta comunque di situazioni destinate ad acquariofili più esperti e per queste persone un po’ di lavoro in più non è un problema. Spesso invece l’uso di acqua osmotica arreca più danni che benefici!

N°4 bisogna svuotare l’acquario completamente una o più volte al mese per la pulizia con tutti i disagi che questa operazione comporta

FALSO
Si deve fare un cambio parziale mensile di un terzo dell’acqua contenuta nella vasca, operazione che richiede solo pochi minuti! Ogni due o tre mesi, se non si esagera con il cibo somministrato ai pesci, è necessario sifonare con un apposito strumento il fondo dell’acquario, cosa che richiederà massimo mezz’ora in più rispetto alle usuali operazioni di manutenzione. D’altro canto stiamo parlando di un hobby e se una persona non ha un po’ di tempo libero, allora non avrà neanche un hobby.

N°5 consuma troppa energia elettrica

FALSO
Se ci riferiamo ad acquari piccoli e medi (per intenderci, da 20 litri a 180-200 litri) i consumi sono irrisori, se la dotazione di accessori è standard, cioè una o due lampade fluorescenti, una pompa ed un riscaldatore. Le lampade consumano dagli 11 watt dei piccoli acquari ai 60-90 watt di quelli intorno ai 180 litri. Le pompe consumano dagli 8 ai 10 watt. I riscaldatori dai 25 ai 200 watt. I 200 watt dei riscaldatori possono spaventare, ma bisogna considerare che questi apparecchi non restano accesi tutto il giorno, in quanto il termostato compreso nel loro meccanismo li spegne non appena la temperatura dell’acqua dell’acquario raggiunge i 24-25°C e ciò dipende dalla temperatura del locale in cui si trova la vasca, che difficilmente è inferiore ai 22°C. In conseguenza di ciò inoltre, il riscaldatore funzionerà soltanto nei mesi invernali, rimanendo pertanto inattivo da Maggio a Ottobre.
Le lampade devono funzionare per periodi compresi tra le 5 e le 10 ore secondo la presenza di piante finte o vere. E’ dunque chiaro che l’unico apparecchio sempre acceso 24 ore al giorno è la pompa, cioè quella che consuma di meno.
Se tuttavia parliamo di mega acquari con coralli o piante di elevatissime esigenze di luce, allora il discorso cambia e chi ha intenzione di dotarsi di acquari più illuminati di Las Vegas dovrà abituarsi all’idea di avere bollette più che salate…

N°6 le vacanze sono un problema

FALSO
Ci sono distributori automatici di cibo che agiscono quando noi siamo assenti da un giorno a più mesi, per non parlare dei timer automatici che accendono e spengono le luci e delle pastiglie a lento rilascio che durano da un week end fino a quindici giorni.
Due o tre giorni di digiuno poi, non hanno mai ucciso nessun pesce, anzi dato che spesso i nostri amici sono sovrappeso, un po’ di dieta porta solo giovamento.
Se poi partite staccando il contatore dell’elettricità, c’è sempre la soluzione della pensione che costa veramente poco.

N.7 l’acquario puzza e può trasmettere infezioni

FALSO
Questa è una delle falsità più allucinanti. Sono gli errori nella somministrazione del cibo che fanno puzzare l’acquario. Se la vasca è ben tenuta, non ci sono pesci morti e il filtro funziona, aprendo il coperchio si potrà sentire soltanto un po’ di odore di lago, di mare o , se ci sono tante piante, di bosco: odori comunque gradevoli e non puzze.
Quanto alle infezioni, è veramente fantascienza: certo se qualcuno vuole bersi un bicchierone di acqua dell’acquario, dovrà mettere in conto probabilmente un bel “cagotto”, niente di più.
E’ sicuramente più infettiva una cordiale stretta di mano!

N°8 I pesci muoiono spesso e si buttano un sacco di soldi

FALSO
Questo è falso per quanto riguarda la maggior parte dei pesci che normalmente sono animali robusti e molto tolleranti. C’è tuttavia un fondo di verità che però riguarda il luogo dove si acquistano gli animali ed il modo di tenerli in acquario. Il luogo migliore per acquistare pesci, piante, coralli ed altri animali vivi è il negozio specializzato. Qui infatti si ha a che fare sempre con le stesse persone che sono esperte nel loro campo e sanno quindi distinguere un pesce malato da uno sano. Va da sé che il commerciante onesto non vi tirerà mai dei “pacchi” e i pesci acquistati presso di lui o lei, vi daranno solo soddisfazioni. Attenzione comunque al fatto che parliamo di esseri viventi e come tali esiste la remota possibilità che una volta acquistati e trasferiti da un ambiente ad un altro, qualcuno per stress possa ammalarsi e morire, ma in generale ciò non accade. In caso di morie sospette, recatevi subito dal vostro negoziante di fiducia che vi prescriverà il farmaco migliore per risolvere quel determinato problema. Un discorso a parte meritano i pesci e simili acquistati presso la grande distribuzione (supermercati e garden center) o via internet. In questi casi si tratta di animali generalmente stressati, spesso tenuti in vasche sovraffollate, non quarantenati e quindi venduti immediatamente dopo aver trascorso uno o più giorni chiusi in una scatola di polistirolo in condizioni davvero estreme. Già un viaggio di una o due ore può creare problemi in caso di freddo, pensate ad una spedizione di animali acquistati on line che può durare uno o due giorni!
Anche i pesci più sani inoltre, se trasferiti in acquari sporchi, sovraffollati o ospitanti altri animali malati, si ammaleranno e moriranno. La regola da seguire è quindi chiara: acquisto nei negozi specializzati e allevamento in acquari puliti e ben equilibrati (poco cibo, cambio di un terzo dell’acqua una volta al mese, aggiunta di biocondizionatori).

N.9 mantenere un acquario e’ costoso

FALSO
Se parliamo di acquari d’acqua dolce da piccoli a medio-grandi ( 20 – 300 litri), il costo mensile tra ricambi dei materiali filtranti, biocondizionatori, fertilizzanti e mangimi si aggira tra i 7 e i 35 Euro. Diversa è la situazione dei marini, che come abbiamo già detto occupano però una fascia diversa di mercato: in pratica per avere e mantenere in ottimo stato un marino, bisogna avere un po’ di soldi da spendere o fare qualche sacrificio se si è appassionati ma di soldi ce ne sono pochi.
Quindi potremmo concludere dicendo che l’acquario d’acqua dolce è per tutti poichè più semplice e poco costoso da gestire, mentre il marino è destinato ad una fascia di mercato più alta.

N.10 I pesci sono tutti costosissimi

FALSO
Il prezzo di un pesce d’acqua dolce varia tra i 2 e i 15 Euro, con una buona media compresa tra i 3 e 6 Euro. I pesci marini sono invece costosi, potendo superare anche 2-300 euro di prezzo, anche se la media si assesta intorno ai 35 – 70 Euro.


Da quanto sopra affermato si può capire come acquistare e mantenere un acquario d’acqua dolce non sia poi una cosa così difficile; sicuramente è molto meno impegnativo ed oneroso che allevare uccellini, criceti, conigli, gatti e cani. L’importante è affidarsi a professionisti seri del settore evitando il “fai da te” almeno finché, con gli anni, non si diventa più esperti.

A questo punto esaminiamo invece alcune verità legate al mondo degli acquari che
potrebbero spingere chi ancora fosse titubante, ad avventurarsi in questo splendido hobby.


N.1 sono cose della vita…

E’ una verità più che agli adulti, dedicata ai bambini, che spesso vivono in un mondo fiabesco dove le cose brutte non esistono. In realtà la vita ha i suoi lati belli e brutti: è giusto lasciare i bambini nell’illusione che tutto sia perfetto, ma è altrettanto giusto prepararli gradualmente a quello che incontreranno nella loro crescita. In questo caso l’acquario rappresenta uno spaccato del mondo della natura, dove vita e morte sono indissolubilmente legate in un ciclo a volte duro ma purtroppo reale. Osservando il loro acquario i bambini impareranno che la natura è affascinante ma anche spietata, che si nasce e si muore, che esistono i prepotenti, i timidi, i forti, i deboli, le ingiustizie , l’amore e perché no, anche il sesso. Invece del classico discorsetto sull’ape e il fiore, infatti, i genitori dei piccoli acquariofili potranno approfittare di quanto combinano gli abitanti della vasca per introdurre argomenti spesso imbarazzanti come il concepimento e la nascita. L’idea di trovare un pesce sotto ad un cavolo o nel fardello nel becco di una cicogna è in effetti improponibile anche per un bambino di sei anni….pertanto ben venga l’acquario se può aiutare ad affrontare in modo scanzonato argomenti seri che i genitori talvolta non sanno come approcciare.

N.2 una scienza divertente per tutti

Diciamoci la verità: eccezion fatta per i “nerds” (ho fatto e faccio tuttora parte della categoria e per questo mi permetto di usare amichevolmente questo termine), la scienza non appare ai ragazzi come il massimo del divertimento, a meno di non avere docenti particolarmente bravi ed in grado di farli appassionare alle lezioni di chimica o fisica. Ebbene, grazie alla presenza in casa di un acquario, saranno i ragazzi stessi a porsi domande nel campo della chimica, della fisica, dell’ecologia, della zoologia o della botanica e a scoprire che le risposte magari risiedono in quella noiosa lezione che il prof di scienze aveva fatto mesi addietro e che a quei tempi non aveva per niente catturato il loro interesse. Quindi l’acquario si può considerare anche un valido aiuto alla didattica e perciò la sua presenza è auspicabile non solo a casa, ma se possibile, anche direttamente a scuola.

N.3 un reality show da salotto

Siete appassionati del “Grande Fratello” ? Il gossip vi affascina? In un acquario potrete assistere ad un vero reality show quotidiano: amori, tradimenti, adulteri, passioni, mobbing e talvolta (purtroppo) anche a nomination ed uscite dalla “casa”. Più di una TV, meglio di una TV.

N.4 non solo per giovani

Se l’acquario per un bambino o un ragazzo rappresenta un’utile esperienza, a maggior ragione lo sarà per un adulto e soprattutto per un anziano. Avere infatti un interesse mantiene il cervello in forma ed avere qualcosa di cui occuparsi rende la solitudine più sopportabile e le giornate meno noiose. Poi, data la presenza di numerosi gruppi di acquariofili attivi on line ed ai social networks, si possono anche fare nuove conoscenze e condividere le proprie esperienze con altre persone. Poiché da cosa nasce cosa, a partire dalla condivisione delle esperienze acquariofile, magari potranno nascere amicizie da coltivare anche nella vita reale.

N.5 meglio di un antidepressivo

E’ stato provato da numerose ricerche che osservare il lento e sinuoso movimento dei pesci, soprattutto se in abbinamento con un lussureggiante giardino subacqueo, ha un effetto rilassante. Le nuove tecnologie di illuminazione a led che provocano un gioco di luci ed ombre uguale a quello che si osserva tipicamente sulle rive di un lago o del mare, provocano in chi osserva un senso di tranquillità e pertanto l’acquario può rappresentare un aiuto prezioso per eliminare lo stress della vita quotidiana. Non a caso molti studi dentistici hanno nelle sale d’attesa grandi acquari al fine di distrarre i pazienti più apprensivi dall’angosciante attesa di ciò che gli sta per accadere.

N.5 una questione di design

Ormai non c’è più neanche la scusa che un acquario è brutto e non si integra affatto con il resto dell’arredamento. Oggi esistono infatti acquari molto belli ed integrabili praticamente ovunque. Dato che l’acquariofilia poi è un hobby che statisticamente attira più uomini che donne, molte aziende produttrici di acquari hanno cercato con successo di colmare questa lacuna producendo vasche dalle linee stilose ed accattivanti per il pubblico femminile e questo risolve finalmente l’annoso conflitto tra il marito che vuole acquistare l’acquario e la moglie che perennemente gli boccia il progetto per motivi di look. Per quanto riguarda poi gli occupanti animali e vegetali della vasca, anche i più scettici saranno in grado di riconoscere che la natura è il miglior architetto esistente.

N.6 indipendenza quasi totale

Molti, nonostante tutto quanto finora esposto, temono ancora che avere un acquario comporti la necessità di dedicargli troppo del loro tempo libero. A prescindere dal fatto che se parliamo di un hobby, come già detto, un po’ di tempo glielo si dedica volentieri, la tecnologia sempre in evoluzione ha agito anche in questo campo. Non solo infatti esistono distributori di cibo automatici e timer in grado di gestire accensione e spegnimento delle luci in modo autonomo, ma oggi sono persino disponibili piccoli apparecchi in grado di dosare e distribuire fertilizzante ed altri additivi, senza che l’acquariofilo debba per forza ricordarsene.

Dunque abbiamo confutato una serie di falsità che come leggende metropolitane si sono diffuse negli anni sugli acquari ed in più abbiamo dimostrato che un acquario non è solo un divertimento, ma può anche rendere la vita più interessante. Io a questo punto correrei ad acquistarne uno…. e Voi?
Sperando di avere chiarito i vostri dubbi in merito, vi aspettiamo per dare inizio a questa affascinante ed istruttiva avventura.

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